Visto che è periodo di vacanze, il nostro consiglio per una vacanza davvero alternativa è un'esperienza all’insegna del respiro, e non solo. La nostra proposta si chiama Shinrin-Yoku o forest bathing. Per raccontarlo meglio, abbiamo coinvolto Martina Montinaro, che non solo si occupa di sostenibilità ma, avendo fatto di persona questa esperienza, ha davvero qualcosa da dirci.
“Shinrin-yoku” o Forest Bathing: indovina
L’arte di praticare il Bagno di Foresta è incredibilmente utile per ritrovare il benessere smarrito nella quotidianità entrando in comunione con la natura in un'esperienza sensoriale olistica.
Infatti, praticare regolarmente il Bagno di Foresta aiuta a mitigare l'impatto negativo del crescente inurbamento sul benessere dell'uomo: la vita quotidiana ci porta costantemente in deficit di natura, di relax e di lentezza. I boschi, invece, ci regalano tutto questo e tanto altro. Dobbiamo solo avere la lungimiranza di "tornare" alla terra. Ma vediamo di cosa si tratta.
Cos'è il Bagno di Foresta o Terapia Forestale
“Shinrin-yoku” si può tradurre letteralmente come "Bagno di Foresta". Si tratta di una pratica giapponese che consiste nell'immergersi in un ambiente boschivo per beneficiare delle sue proprietà curative.
Superando l’idea di una semplice, seppur benefica, passeggiata tra gli alberi, lo Shinrin-yoku è un’immersione sensoriale e spirituale in un ambiente naturale, dove ogni senso è coinvolto nell'esplorazione e nell'apprezzamento del contesto.
L'obiettivo è quello di entrare in connessione con la natura coinvolgendo tutti e cinque i sensi: è un invito a sentire il profumo della terra, ad ascoltare i suoni della natura, a toccare la corteccia degli alberi per percepirne la struttura, ad assaporare l'aria fresca e a osservare lo spettacolo cromatico che la foresta offre.
Origine: dove nasce il Forest Bathing
Lo Shinrin-yoku è nato in Giappone negli anni '80, rispondendo all'esigenza di contrastare lo stress e la stanchezza cronica causati da un ritmo di vita frenetico. Il governo giapponese introdusse questa pratica come parte di un programma nazionale di salute pubblica, dopo aver riconosciuto i benefici che la natura ha sulla mente e sul corpo umano. Da allora, è diventato un pilastro importante della medicina preventiva nel Paese.
Oggi, infatti, il Giappone riconosce la pratica nell’ambito del servizio sanitario nazionale come forma di medicina preventiva, e si prospetta a breve il suo passaggio a medicina clinica e riabilitativa.
Il Bagno di Foresta sta diventando una tendenza
Da allora, lo Shinrin-yoku ha guadagnato popolarità in tutto il mondo, diventando una tendenza nelle pratiche di benessere. Persone di ogni età e condizione fisica stanno riscoprendo il potere rigenerante dei Bagni di Foresta.
In un'epoca segnata da connessioni digitali permanenti e da una crescente urbanizzazione, trovare rifugio nella tranquillità della natura offre un sostegno necessario e benefico alla salute mentale e fisica delle persone.
La disciplina oggi chiamata medicina forestale sta assumendo sempre maggiore dignità scientifica, grazie anche ai primi risultati che ne dimostrano l'efficacia sull'equilibrio psicofisico. La Forest Therapy Society parla proprio di una nuova scienza medica in grado di renderci più attivi, rilassati e sani, riducendo il rischio di sviluppare malattie. È dimostrato che i bagni di foresta hanno una serie di effetti benefici sulla salute e sul benessere dell’uomo.
I Benefici per la Salute Mentale e Fisica
Forest bathing: benefici fisici e mentali
I benefici dello Shinrin-yoku sono ampi e documentati da studi scientifici.
Sul piano mentale, la pratica aiuta a ridurre lo stress, l'ansia e a migliorare l'umore e la concentrazione.
Sul piano fisico, trascorrere del tempo nella natura può, inoltre, abbassare la pressione sanguigna, migliorare la funzione cardiaca e respiratoria, rafforzare il sistema immunitario e accelerare il recupero da malattie. È stato anche dimostrato che il bagno di foresta aumenta la produzione di cellule NK, che hanno un ruolo importante nella lotta contro le infezioni e il cancro.
Il progetto di ricerca del CNR
Anche in Italia da diversi anni si studiano gli effetti positivi dell'immersione nei boschi: il progetto di terapia forestale avviato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) sta dimostrando l'impatto sulla prevenzione delle malattie della pratica ripetuta del Forest Bathing.
La pubblicazione "Terapia Forestale", edita dal CNR in collaborazione con il Club Alpino Italiano, esplora la scienza alla base dello Shinrin-yoku, fornendo un valido approccio per comprendere come il contatto con la natura influenzi positivamente la salute umana.
La ricerca pone l'accento sulla necessità di integrare l'esposizione ad un ambiente naturale nelle strategie di prevenzione e di cura delle persone, evidenziando il ruolo che gli ecosistemi forestali possono giocare nella promozione della salute fisica e psicologica.
Lo studio “Terapia Forestale”
Lo studio "Terapia Forestale" si pone come un testo di riferimento per sistematizzare le conoscenze scientifiche accumulate nei trent'anni di ricerca sull'effetto degli ambienti forestali sulla salute mentale e fisiologica dei visitatori.
La pubblicazione esamina l'importanza delle grandi foreste per la vita umana, non solo in termini di salute ma anche per il loro ruolo nel clima e nelle malattie. La pubblicazione propone anche metodi scientifici e approcci innovativi, con l'intento di standardizzare le pratiche di Terapia Forestale.
Ad esempio, una fase della ricerca ha previsto l’impiego di un "naso elettronico" per misurare la concentrazione di composti organici volatili rilasciati dalle piante in diverse foreste, stagioni e momenti della giornata.
Per avere un quadro oggettivo e dei risultati affidabili, il progetto si è svolto mediante sessioni di Terapia Forestale guidate da psicologi professionali seguendo protocolli specifici. I risultati ottenuti sono sorprendenti, e confermano, talvolta superandoli, studi internazionali analoghi. In particolare, secondo gli studi riportati dal CNR, la terapia forestale può modificare la composizione biochimica del nostro organismo, riducendo i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, e aumentando la produzione di ormoni associati al benessere, come le endorfine.
Inoltre, gli ambienti forestali sono ricchi di fitoncidi, sostanze organiche volatili emesse dalle piante, che hanno dimostrato di potenziare il sistema immunitario umano.
L'analisi condotta evidenzia, inoltre, come la terapia forestale contribuisca al decremento di sintomi legati a stress e ansia. La permanenza in ambienti naturali favorisce la riduzione dell'attività dell'amigdala cerebrale, associata alla risposta emotiva di paura e ansia, e promuove l'attivazione di aree cerebrali legate alla rilassatezza e alla riflessione.
È emerso, inoltre, che la pratica regolare della terapia forestale può abbassare la pressione arteriosa, migliorare la variabilità della frequenza cardiaca e ridurre i rischi associati alle malattie cardiovascolari. Inoltre, il contatto con la diversità microbica presente nei boschi sembra rafforzare il nostro microbioma, essenziale per un sistema digestivo sano e una risposta immunitaria efficace.
Lo studio del CNR apre la strada ad un auspicabile futuro riconoscimento di questa terapia come pratica medica. Infatti, si afferma che l'integrazione di questa pratica nel sistema sanitario potrebbe rappresentare un'evoluzione nella cura del benessere psicofisico delle persone.
In un futuro in cui la salute sarà intesa in modo sempre più olistico e preventivo, la terapia forestale potrebbe diventare un'abitudine raccomandata non solo per il recupero da specifiche patologie, ma anche una pratica quotidiana di mantenimento della salute e prevenzione delle malattie.
È fondamentale, quindi, riconoscere l'importanza della ricerca e dell'innovazione nel campo della medicina ambientale, che apre nuove vie per il benessere umano ispirate dalla natura e supportate da solide basi scientifiche.
Il progetto si sviluppa, inoltre, con la realizzazione di Stazioni di Terapia Forestale, posizionate in rifugi e sentieri sia sugli Appennini che sulle Alpi, per fornire un servizio diffuso e professionale. Queste stazioni saranno disponibili anche per pazienti inviati dal Servizio Sanitario Nazionale, perseguendo un'integrazione tra la natura e la medicina complementare.
Come organizzare un Bagno di Foresta
Il Bagno di Foresta può essere praticato a diversi livelli. Certamente può anche essere praticato individualmente o autonomamente in piccoli gruppi. Per chi desidera, invece, essere guidato, soprattutto nella fase iniziale di approccio alla pratica, esistono associazioni e professionisti specializzati in questa attività.
Queste organizzazioni offrono escursioni guidate, durante le quali esperti di Shinrin-yoku aiutano i partecipanti a sintonizzarsi con l'ambiente circostante, guidando la respirazione, le attività e la meditazione dei partecipanti.
In Italia e in molti altri Paesi si stanno sviluppando percorsi dedicati nei parchi nazionali, nelle riserve naturali e nei boschi, dove è possibile praticare il Bagno di Foresta in sicurezza e con la giusta attitudine.
Sarà sempre più sentita l’esigenza di poter godere di sessioni di bagni di foresta professionali in futuro, anche dedicate a gruppi di persone provenienti da ambiti differenti. Per questo motivo, la pubblicazione del CNR dedica una sezione ai protocolli per la realizzazione di sessioni di terapia forestale.
I protocolli sviluppati dai ricercatori suggeriscono durate ottimali del soggiorno nei boschi, attività consigliate e frequenza delle sessioni, tutti elementi studiati per massimizzare i benefici della terapia. L'approccio è olistico e considera l'individuo nella sua interezza, ma in ogni caso è opportuno personalizzare l'esperienza in base alle esigenze di ciascuno.
Chi ha provato il forest bathing ha detto...
Un’esperienza di Forest Bathing in Abruzzo - Italia
Questa estate, durante la mia vacanza in Abruzzo, ho fatto il mio primo "Bagno di Foresta". È stato sorprendente, una sorta di battesimo nella natura.
È difficile descrivere gli effetti benefici percepiti. Ho avvertito un immediato senso di pace e una rinata energia mentale e fisica già dopo la prima sessione.
La mia esperienza è stata condotta da una guida certificata, che è stata molto abile a farci immergere sin da subito in un’atmosfera di comunione assoluta con la natura e con gli altri partecipanti. Ho avvertito un vero e proprio “ritorno” alla natura e all’essenziale, provando sensazioni di ritrovate serenità e pace interiore.
Alla scoperta del Wood Wide Web
La nostra guida ha usato un approccio sia meditativo che scientifico durante l’esperienza, fornendoci di tanto in tanto qualche informazione che ci aiutava ad entrare in connessione con l’ambiente attorno a noi.
Ciò che mi ha colpito di più è stato scoprire l'esistenza di quello che viene chiamato "Wood Wide Web": una rete di comunicazione sotterranea tra gli alberi e le piante che si sviluppa attraverso i funghi micorrizici. Questo intricato sistema consente alle piante di condividere risorse e informazioni, creando un ecosistema interconnesso e resiliente.
È davvero affascinante pensare che la natura possa aver sviluppato una complessa rete di mutuo soccorso tra gli alberi che agisce in maniera invisibile ma efficace per la sopravvivenza degli alberi stessi. La consapevolezza dell’esistenza dalla Wood Wide Web, unita alla possibilità di entrare in contatto con essa durante l’esperienza, aumenta notevolmente il senso di meraviglia del Bagno di Foresta e amplifica incredibilmente la percezione di connessione con la natura.
Il sentirsi parte di un sistema così complesso ed armonioso, unito alla riflessione per analogia relativa al potere delle connessioni umane, può espandere enormemente la propria percezione, intensificando i benefici psicologici e creando un senso di meraviglia e stupore duraturi nel tempo.
Il contributo del Forest Bathing alla salute del pianeta
Oltre a tutto questo, la pratica dello Shinrin-yoku aiuta a riconoscere il valore intrinseco degli ecosistemi forestali, sottolineando l'importanza di preservare questi ambienti non solo per la salute umana, ma anche per il benessere dell'intero pianeta. I Bagni di Foresta non sono utili solo all'uomo, ma ci aiutano anche a salvare il pianeta.
Un bosco frequentato è un bosco curato, protetto, valorizzato, in altre parole restituito alla comunità. Ed è più facile per chi lo vive riconoscerne le sue funzioni idrogeologiche, di riserva della biodiversità e di regolazione del clima. La gestione sostenibile dei boschi diventa fondamentale per l'uomo, per gli altri esseri viventi e per il pianeta.
“Gli alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi sa ascoltarli, conosce la verità. Essi non predicano dottrine o ricette, predicano, incuranti del singolo, la legge primordiale della vita. Un albero dice: in me è nascosto un seme, una scintilla, un’idea, io sono vita della vita perenne.”
Herman Hesse
Una foresta…nel tuo ufficio
Ringraziando Martina per questo articolo, ci chiediamo: che fare, in attesa di andare in vacanza in una foresta? C’è un’alternativa molto più urbana: andare a respirare in una Pure Air Zone. Sì, perché gli spazi Pure Air Zone sono un pò come una “foresta indoor”.
Grazie al potere di batteri buoni ed enzimi, entrare in una Pure Air Zone significa accedere ad una bolla di aria purificata dai contaminanti che sono nell’aria. Esattamente come entrare in una piccola foresta. Per trovare le Pure Air Zone, basta scaricare la Pure Air Zone App e cliccare sulla mappa, nella home della applicazione. Buone vacanze!
Per maggiori dettagli sulla pratica dello Shinrin-yoku e le ricerche associate, è possibile consultare il volume "Terapia Forestale" edito dal CNR, che offre una panoramica scientifica e pratica su questo argomento:
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