top of page

Abbracciare un Domani Sostenibile: Previsioni sulla Sostenibilità per il 2024

Il pianeta è sempre più vicino a un punto di non ritorno. Il 2024 potrebbe essere l’anno della svolta: la sintesi di una (forse) più diffusa consapevolezza ambientale e dell'innovazione tecnologica potrebbe portare, infatti, a un'azione più concreta per contrastare il cambiamento climatico.  Ecco quindi le previsioni di sostenibilità per il 2024, emerse dal nostro osservatorio.

Previsioni Sostenibilità 2024

1. Ridurre le emissioni: priorità #1 per tutti


Il cambiamento è già in corso

Secondo il New Scientist, se tutti i governi si schiereranno a favore dell'energia pulita e della riduzione delle emissioni, come concordato alla COP28, potremmo assistere finalmente a un calo delle emissioni totali di carbonio.


L'Agenzia Internazionale dell'Energia (AIE) dà buone notizie per le energie rinnovabili. L'energia solare ed eolica è destinata ad eguagliare i combustibili fossili, superando i 4.500 gigawatt entro il 2024. Nel frattempo, c'è una riflessione sull'utilizzo dell'energia nucleare di nuova generazione come piano B.


In questo contesto, ci si aspetta un'analisi più approfondita delle emissioni Scope 3, in quanto le parti interessate cercano maggiore trasparenza e azioni concrete sul cambiamento climatico.


Maggiore pressione ad agire

Non sono solo i governi a sentire il fiato sul collo. "In tutto il mondo, le organizzazioni sentono la pressione di rispondere ai mutevoli requisiti di sostenibilità e ai nuovi contesti normativi. Lo stanno facendo a ritmi diversi e si trovano a diversi livelli di maturità per quanto riguarda i loro sforzi di trasformazione sostenibile, il che pone sfide uniche in termini di sviluppo strategico, cambiamenti organizzativi e culturali, adeguamenti operativi e utilizzo della tecnologia", ha dichiarato Bjoern Stengel, responsabile della ricerca globale sulla sostenibilità di IDC.


2. L’Ascesa del Climate Tech e Climate Fintech


Continua l'entusiasmo attorno alle nuove tecnologie 

Nel campo dell'abilitazione alla sostenibilità, l'interazione tra tecnologia e finanza è al centro della scena. In particolare, la tecnologia per la cattura del carbonio continuerà ad avere un boom (e ad essere controversa), alimentando la crescita del settore delle tecnologie per il clima, dal DAC, al CCS (Carbon Capture and Storage) e al CDR (Carbon Dioxide Removal) o NBS (Nature Based Solutions). L'entusiasmo per questi progressi si riflette nell'arena finanziaria, come spiegato di seguito.


È in arrivo un nuovo unicorno?


Le aziende  Climate Tech hanno appena concluso il trimestre di maggior successo in termini di raccolta fondi in quasi due anni, accumulando ben 16,6 miliardi di dollari di investimenti, come evidenziato dall'ultima analisi di BloombergNEF.


Più che un mero sostegno finanziario, questi investimenti sono spesso accompagnati da una preziosa guida strategica da parte degli investitori climatici, che catapultano le startup pionieristiche verso una rapida espansione, come osservato da Venture Capital - Católica Lisbon. Secondo Forrester, in questo panorama, il palcoscenico è pronto per il sorgere di nuovi "unicorni", ossia aziende valutate oltre 1 miliardo di dollari. Sono in procinto di nascere due unicorni che si concentrano sulla qualità dell'aria (aha!) o dell’acqua.


3. Rendicontazione ESG: amore e odio


Mandati ESG in aumento

Nella sfera della rendicontazione di sostenibilità, nel 2024 le cose cambieranno radicalmente, con l'arrivo di un'ondata di nuove e severe normative ESG in tutto il mondo.


L'Europa è in prima linea a guidare questa trasformazione con un approccio pionieristico, in particolare attraverso la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che sostiene il concetto di doppia materialità. Si prospetta un cambiamento sismico, poiché il numero di aziende obbligate alla rendicontazione in Europa passa da 11.600 a ben 49.000, segnando un momento cruciale per la responsabilità e la divulgazione.


Questo spingerà le organizzazioni a investire ulteriormente nella conformità e nel reporting ESG. Si tratta di un percorso difficile sia per le multinazionali, alle prese con le diverse normative nazionali, sia per le imprese più piccole, alle prese con competenze e risorse limitate per mettere a punto una solida strategia ESG.


Questo creerà un'opportunità di mercato per le società di consulenza sulla sostenibilità? È altamente probabile. I segnali indicano fortemente questa possibilità, che potrebbe rappresentare una manna dal cielo per le società di consulenza che guidano le organizzazioni nel mare mosso della conformità ESG e dell'implementazione strategica.


Forte necessità (e speranza) di standardizzazione

Ecco perché l'aumento della regolamentazione genererà la necessità di creare un approccio più uniforme all'ESG. I Paesi e le regioni dovranno impegnarsi in una collaborazione globale per stabilire standard comuni. Per quale motivo? Per semplificare la conformità, ma anche per rendere coerente la rendicontazione ESG a livello mondiale. Ma non è tutto, vediamo cosa viene dopo.


Il greenwashing non lava più

Immaginatevi un mondo in cui i consumatori, gli investitori, i dipendenti e le autorità di regolamentazione hanno indossato i loro cappelli da detective per scoprire la verità dietro le affermazioni "eco-friendly". I giorni in cui ci si lasciava ingannare da dichiarazioni di sostenibilità esagerate o fuorvianti? Stanno scomparendo più velocemente dei titoli dei giornali di ieri".


Una recente proposta dell'UE fornisce un quadro normativo che consente ai consumatori fuorviati da affermazioni di greenwashing di fare ricorso. Inoltre, fornisce le necessarie linee guida su come le aziende dovrebbero comprovare le proprie affermazioni sul rispetto dell'ambiente.


In questa nuova fase, non si tratta di lanciare parole d'ordine o di nascondersi dietro sottili veli verdi. Si tratta di alzarsi le maniche e mostrare il reale impegno e valore.  Le aziende devono dimostrare che non si limitano a parlare, ma ma di mettere in pratica quanto dicono. 


Previsioni Sostenibilità 2024

 

4. Cambio di rotta nelle strategie sulla qualità dell’aria


L'inquinamento atmosferico è un problema molto più grande della CO2

Sebbene la maggior parte dell'attenzione sull'aria sia concentrata sulla CO2, il 2024 vedrà una marcata focalizzazione su una prospettiva olistica della qualità dell'aria.


Le persone e le aziende cominciano a capire che il problema della qualità dell'aria va ben oltre la CO2. Molti si stanno rendendo conto che, nel momento in cui raggiungeremo l'obiettivo Net Zero, saremo comunque tutti soffocati da altri inquinanti atmosferici.


La qualità dell’aria per la salute e la produttività

La parte più interessante delle previsioni di sostenibilità per il 2024 è che l'attenzione per la qualità dell'aria continuerà a crescere e ad ampliarsi, a molti livelli. I riflettori sulla qualità dell'aria continuano ad accendersi, allargando la loro portata su diversi fronti. Ad esempio, alla COP28 si è parlato di sforzi e finanziamenti nazionali per ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030, un passo importante verso un'aria più pulita su scala globale.


Ma ecco la chicca: non si tratta solo della salute; riguarda anche il clima lavorativo. La ricerca del Professor Ussama Khan della London Business School collega livelli più elevati di inquinamento con un comportamento dei capi non proprio ideale. L'aria tossica non è solo un rischio per la salute; potrebbe essere alla base del cattivo umore del vostro capo!


Dalle agende globali alle dinamiche sul posto di lavoro, l'attenzione per la qualità dell'aria non è solo una boccata d'aria fresca: si sta rivelando una svolta, con un impatto sulla salute e sulla produttività a più livelli. Come?


Perché le aziende all'avanguardia investono nell'aria pulita

Se le piccole aziende, come le farmacie, stanno investendo nell'aria pulita come un servizio aggiuntivo per i propri clienti e per differenziarsi dagli altri rivenditori, le aziende più grandi stanno investendo nella qualità dell'aria per migliorare il benessere e la produttività delle persone e per rafforzare i loro punteggi ESG.


Impact Factor di Pure Air Zone, ad esempio, è stato creato su misura proprio per questo scopo. Collegando i miglioramenti della qualità dell'aria ai punteggi GRI, le aziende possono scrivere una nuova storia di successo nei loro rapporti di impatto. È come aggiungere un capitolo nuovo e avvincente che evidenzia il loro impegno non solo per la redditività, ma anche per la salute delle persone e del pianeta.


5. Climate Risk Management si integra con le strategie aziendali


Nelle nostre previsioni di sostenibilità per il 2024, si prevede che la gestione del rischio climatico sarà perfettamente integrata nelle strategie di gestione del rischio di un numero crescente di organizzazioni.


La tendenza indica anche un aumento della vendita di prodotti assicurativi personalizzati per i rischi climatici.


Le organizzazioni più lungimiranti stanno adottando una sofisticata analisi degli scenari climatici come componente fondamentale delle loro pratiche di gestione del rischio.Ciò comporta la modellazione di vari potenziali scenari climatici futuri, considerando fattori come variazioni di temperatura, eventi meteorologici estremi e cambiamenti nei modelli di precipitazione.


E... anche le cause legali:il “Global Climate Litigation Report: 2023 Status Review” evidenzia che le persone si stanno rivolgendo sempre più ai tribunali per combattere la crisi climatica.


Prevedendo questi scenari, le aziende possono valutare e, soprattutto, gestire il potenziale impatto sulle loro attività, sulle catene di approvvigionamento e sulla resilienza complessiva. È un dato di fatto che alcuni dei nostri clienti diventano Pure Air Zone anche per prevenire i rischi di controversie legate alla salute sul posto di lavoro.


6. L'arma a doppio taglio della tecnologia per la sostenibilità

Se da un lato, l’industria  tecnologica è stata acclamata come catalizzatrice della transizione climatica, dall'altro brandisce un'arma a doppio taglio: può infatti determinare un ingente consumo di energia. La sostenibilità sta pervadendo ormai tutti i settori, anche l'industria informatica e digitale.


Infatti, la ricerca di  green data center, soprattutto in Europa, è in aumento. La domanda è alimentata da un tasso di crescita annuale composto (CAGR) previsto del 7,5%, che raggiungerà 12,25 miliardi di dollari di fatturato annuo entro il 2028, secondo le previsioni di Sustainable Tech Partner. Anche gli investitori stanno sempre più indirizzando i fondi verso i data center ecologici, allineando gli interessi finanziari con l'obiettivo della sostenibilità.

Tuttavia, per le nuove tecnologie la sfida della sostenibilità non si ferma qui. 



L'intelligenza artificiale, pur avendo il potenziale per dare un impulso maggiore alla transizione sostenibile, pone anche un problema. Il suo consumo energetico supera le precedenti proiezioni dei fornitori di cloud, sollevando domande pertinenti sulla sua impronta ambientale. Man mano che la ricerca della sostenibilità si intreccia con i progressi tecnologici, trovare l'equilibrio tra innovazione ed efficienza energetica diventa sempre più cruciale.


Previsioni Sostenibilità 2024

7. Altre previsioni di sostenibilità per il 2024 

Molto altro sta accadendo. Le nostre ultime proposte riguardano questi ultimi punti salienti.


Aumento dei Lavori Legati al Clima: una chiara tendenza per la  sostenibilità nel 2024

I posti di lavoro nel settore dell'energia pulita hanno registrato un'impennata del 10% negli ultimi due anni, segnalando una traiettoria di crescita continua nel 2024, secondo le analisi di Tech Crunch.


Il mercato del lavoro sta abbracciando il cambiamento verso la sostenibilità e i ruoli incentrati sul clima stanno emergendo come un promettente percorso di crescita professionale.


Impegno per la Biodiversità in Crescita

Le aziende si stanno attrezzando per affrontare le problematiche legate alla biodiversità, preparandosi a rispettare la legislazione in evoluzione in materia di natura e biodiversità. Il monitoraggio e l'allineamento a queste normative diventeranno imperativi man mano che i riflettori sulla biodiversità si espanderanno.


Leader della Sostenibilità Necessari in Tutti i Settori

La sostenibilità non è solo una preoccupazione di determinati dipartimenti, è un cambiamento culturale che richiede l’attenzione di tutti i ruoli e in tutti i settori. Le aziende si stanno rendendo conto della necessità di incorporare la leadership della sostenibilità in diverse funzioni lavorative per gestire efficacemente questo cambiamento.


Abbracciare soluzioni basate sulla natura

Nel 2024 le aziende si stanno orientando verso soluzioni basate sulla natura, riconoscendo il loro potenziale di riduzione dell'impatto ambientale e di risultati sociali ed economici positivi. Questo cambiamento segna una svolta strategica verso approcci olistici alla sostenibilità.


Domanda di sostenibilità autentica da parte dei consumatori

I consumatori del 2024 vogliono che i marchi diano priorità alla sostenibilità e che sostengano le loro parole con azioni concrete, come sottolinea il rapporto Kantar Marketing Trends 2024.


Nel 2023, il 42% delle aziende di successo ha già incorporato queste metriche, rispetto ad appena il 26% del 2021, dimostrando chiaramente questa tendenza. La controprova è che - come si legge su The Round Up - il 62% delle persone dichiara di cercare "sempre o spesso" prodotti sostenibili da acquistare.


Conclusione sulle previsioni ambientali per il 2024 

Nell'intraprendere il viaggio verso il 2024, queste previsioni sulla sostenibilità offrono uno sguardo su un mondo in cui le imprese, la tecnologia e la finanza dovrebbero convergere verso un obiettivo comune, la creazione di un futuro sostenibile ed eco-consapevole.


La qualità dell'aria, nell'ottica della salute delle persone e del vantaggio competitivo, giocherà un ruolo sempre più importante. La nostra speranza, per il nuovo anno, è che queste tendenze si trasformino in un impegno reale per ridurre il nostro impatto e proteggere l'umanità e l'eredità che lasciamo a chi verrà dopo.


U-Earth Team

15 visualizzazioni
bottom of page