Finalmente una buona notizia sulla prevenzione delle malattie legate all’inquinamento, a virus e batteri trasmessi per via aerea. Negli Stati Uniti l’ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating and Air Conditioning Engineers) ha approvato e pubblicato lo Standard 241P, sulla qualità dell’aria e in particolare sulla prevenzione delle malattie che si trasmettono per via aerea. Lo standard riguarda la qualità dell’aria negli edifici nuovi ma si estende a quelli esistenti e ai progetti di ristrutturazione. È un passaggio importante che inizia ad affermare il concetto di “air quality safety by design”.
L'inquinamento atmosferico è una cosa seria. Finalmente una norma che lo sancisce
Sarà l’eredità della pandemia? O magari solo l'ultimo tassello di un puzzle più grande in cui, pezzetto per pezzetto, ci stiamo accorgendo che l’inquinamento uccide.
Sta di fatto che l'American Society of Heating and Ventilating Engineers (ASHVE), poi diventata ASHRAE, già da tempo schierata sulla questione della qualità dell'aria indoor, ha fatto un passo importante: il nuovo standard 241P. Sicuramente questa decisione rende evidente la consapevolezza da parte delle autorità statunitensi che l'inquinamento dell'aria e il rischio di trasmissione di malattie attraverso gli aerosol sono problemi molto seri che devono essere affrontati con una legislazione adeguata.
Migliorare la qualità dell'aria indoor: il perimetro dello standard ASHRAE 241P
Il nuovo Standard 241P introdotto dall'ASHRAE rappresenta un passo significativo nel dare priorità alla qualità dell'aria indoor, per migliorare la salute, il benessere e la produttività di chi abita gli edifici tante ore al giorno.
Lo standard consente ai proprietari, agli operatori e ai professionisti degli edifici di salvaguardare in modo proattivo la salubrità degli ambienti indoor e di promuovere pratiche sostenibili.
Vediamo alcuni aspetti importanti, introdotti dalla nuova norma.
Quando lo standard deve o può essere applicato | Lo standard si applica durante i periodi identificati come ad elevato rischio di trasmissione di malattie. Le autorità possono determinare quando devono scattare le misure cautelative indicate dallo Standard 241P. Inoltre, consente ai proprietari/operatori di applicare i nuovi provvedimenti anche discrezionalmente, ad esempio durante la stagione influenzale. Un dettaglio importante, che introduce due cose. Uno, l’idea di resilienza degli edifici, sottolineando la loro capacità/necessità di rispondere in modo flessibile a circostanze estreme. Due, il concetto di “safety by design”: la sicurezza non può più essere un caso, ma deve essere progettata, a prescindere dalle situazioni di emergenza.
I nuovi standard di “Equivalent Clean Airflow Rate”. La norma ASHRAE 241P supera i parametri tradizionali, stabilendo nuove soglie per l’Equivalent Clean Airflow Rate (portata d'aria priva di agenti patogeni) nelle aree occupate. Come raggiungere questi nuovi traguardi? Attraverso un mix di aria esterna, filtrazione dell'aria interna e tecnologie di disinfezione e purificazione dell'aria. Alle aziende viene lasciata una certa flessibilità nella scelta delle tecnologie, per meglio soddisfare i diversi vincoli economici e gli obiettivi di consumo energetico con cui ogni organizzazione si confronta ogni giorno.
Via libera all’utilizzo di tecnologie di filtrazione e purificazione dell'aria | Lo standard prevede esplicitamente l’uso di tecnologie di filtrazione e purificazione dell’aria che, in modo particolarmente efficiente, aiutano a raggiungere le soglie di equivalent clean air flow rate. Sono inclusi i requisiti di prova per garantire le prestazioni di queste tecnologie, anche rispetto ad agenti pericolosi come livelli elevati di ozono.
Una check list per l’implementazione | La norma 241P, infine, accompagna le aziende nel percorso di implementazione, indicando le linee guida per l’analisi, la pianificazione e la messa in servizio dei sistemi per migliorare la qualità dell’aria. Include indicazioni su come predisporre un piano di predisposizione degli edifici per l’aria pulita e delinea le procedure per determinare le prestazioni dei sistemi installati.
Ventilazione, Filtrazione e Purificazione dell’Aria: i 3 pilastri dello Standard ASHRAE 241P
Sotto il profilo tecnologico, lo standard approccia la qualità dell’aria con una visione olistica: ventilazione, la filtrazione, purificazione dell'aria, sistemi HVAC e occupazione degli edifici.
Un'adeguata ventilazione, l'ingresso dell'aria esterna e la distribuzione dell'aria sono evidenziati come fattori cruciali per migliorare la qualità dell'aria interna.
Si raccomandano filtri ad alta efficienza in grado di catturare le piccole particelle, compresi gli aerosol infettivi.
Ma ventilare non basta: è incoraggiata l'integrazione di tecnologie per la purificazione e sanificazione dell'aria, come l'irradiazione germicida ultravioletta (UVGI) e l'ossidazione fotocatalitica. Infine, lo standard sottolinea l'importanza di un funzionamento appropriato dei sistemi HVAC e di una manutenzione regolare per ridurre al minimo il rischio di contaminazione.
Attuare lo Standard 241P porta benefici? Certo che sì
I benefici legati all'implementazione del nuovo Standard 241P, per i proprietari, i gestori e gli ospiti degli edifici, sono chiari: salute, benessere e produttività. Per questo si tratta di una metodologia ottima, non sono nei casi previsti di emergenza, ma anche su base continuativa. L'aria pulita, infatti, non è un optional, ma un requisito di salute e - conseguentemente - di sviluppo economico. Un invito latente ad uscire dalla logica di emergenza ed abbracciare invece una visione di benessere continuativo.
“How can we help?”
Una domanda presa in prestito e resa famosa dalla serie televisiva New Amsterdam (basata sulla storia vera del dottor Eric Manheimer), per spiegare come concettualmente la suite di prodotti Pure Air Zone di U-Earth ben si adatti alla nuova norma 241 a supportare l’attuazione del nuovo standard, soprattutto per gli aspetti relativi alla salute delle persone.
Tutto inizia da un bioreattore
AIRcel - purificatore d'aria, utilizza l'attrazione delle cariche molecolari per attirare inquinanti, agenti patogeni, gas, spore di muffa, particolato ultrafine e composti organici volatili. Una volta catturati all’interno della macchina, U-Ox, una miscela brevettata di enzimi e batteri, “digerisce”, neutralizzandoli, i contaminanti e garantisce una purificazione completa dell'aria.
Il super potere di U-Lamp
U-Lamp è una lampada UVC di ultima generazione, sicura sulla pelle, che igienizza l'aria e le superfici utilizzando i raggi UVC a 222 nm, inattivando efficacemente virus, batteri e muffe. Trova diverse applicazioni nel settore sanitario, nelle scuole, negli uffici, negli alberghi e nel settore alimentare.
Luce verde = aria pulita
Sensor-X fornisce dati sulla qualità dell'aria in tempo reale nell’ambiente in cui Pure Air Zone è installata, con letture erogate da una piattaforma cloud ogni cinque minuti.
E per proteggersi, anche in mobilità?
Allo standard si allinea anche U-Mask Model 3, mascherina biotecnologica riutilizzabile, certificata FFP2, per la protezione dalle polveri sottili. Confortevole, sostenibile, ha una PFE (Particle Filtration Efficiency) del 99,96% contro aerosol e microrganismi, per proteggerti anche al di fuori di una Pure Air Zone.
Pure Air Zone, uno strumento per attuare il nuovo standard 241P
In conclusione, l'introduzione dello Standard ASHRAE 241P è, letteralmente, una boccata d'aria fresca per quanto riguarda la prevenzione delle malattie trasmesse dall'aria. Questo nuovo standard sottolinea l'importanza della qualità dell'aria indoor, fornisce i requisiti minimi per garantire ambienti più sani per tutti noi e introduce una serie di tecnologie, tra cui quelle di purificazione dell’aria. In questo contesto, Pure Air Zone è una sorta di one-stop-shop, perché la suite di tecnologie che la compongono è pienamente in linea con la visione della norma. Quindi, accogliamo con grande entusiasmo questo provvedimento e ci mettiamo a disposizione di chiunque voglia intraprendere il nuovo percorso normativo.
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